Completati lavori di “ammodernamento dell’impianto di distribuzione dei distretti 2/A e 2/B Fortore”, opera realizzata con fondi del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
Sono in corso i lavori di cui al progetto per l’”ammodernamento tratte ammalorate dell’Adduttore Primario “Foggia Candelaro”, finanziato nell’ambito “Piano straordinario per la realizzazione degli interventi urgenti in stato di progettazione definitiva ed esecutiva relativi agli invasi multiobiettivo ed al risparmio di acqua negli usi agricoli e civili” di cui all’art. 1 comma 523 della legge 27 dicembre 2017 n. 205, adottato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
L’adduttore Foggia – Candelaro è una delle condotte che costituiscono la rete ad anelli che consente di veicolare la risorsa idrica in una vasta area del Comprensorio, compresa tra i comuni di Torremaggiore (Nord), Foggia (Sud), Castelnuovo della D. (Ovest) e Manfredonia (Est). È stato realizzato a fine anni ’80 ed è in esercizio dagli anni ’90, il suo tracciato si sviluppa dalla Torre Piezometrica P3 alla vasca di accumulo S3, sita in località Monte Aquilone, in agro di Manfredonia. Su questo tragitto, in corrispondenza della camera n. 2, si diparte l’adduttore primario denominato “Anello del Distretto 12” che sviluppandosi parallelamente alla strada provinciale via del Mare, termina in corrispondenza della camera n. 4, realizzando un anello.
L’intervento si è reso necessario per prevenire episodi di rotture che, anche a causa della estrema vicinanza agli insediamenti civili ed alle strade, potrebbero provocare gravi danni. I lavori di progetto prevedono – in alcune tratte particolarmente critiche – la sostituzione e/o l’affiancamento delle condotte esistenti in Cemento armato precompresso con omologhe condotte in acciaio. In tratte dove la condotta risulta interclusa in proprietà private o comunque ad esse estremamente prossima, l’ammodernamento viene invece realizzato tramite la tecnica del “relining”.